Più di 3 milioni di persone in Italia soffrono di diabete, 5,3% dell’intera popolazione (16,5% fra le persone di 65 anni e oltre). Mentre un milione di persone non sa nemmeno di averlo. Nel mondo i diabetici sono 425 milioni e si stima che nel 2030 il numero salirà a 552 milioni. Numeri in aumento, non solo tra gli esseri umani, ma anche tra gli animali.
Anche rispetto al 2000 i diabetici sono 1 milione in più e ciò è dovuto sia all’invecchiamento della popolazione sia ad altri fattori, tra cui l’anticipazione delle diagnosi (che porta in evidenza casi prima sconosciuti) e all’aumento della sopravvivenza dei malati di diabete.
Il diabete causa diversi scompensi, ma non tutti sanno che può influire anche sulla vista.
CHE COSA SUCCEDE ALLA VISTA IN CHI E’ AFFETTO DA DIABETE?
“Chi soffre di diabete mellito non è in grado di utilizzare correttamente gli zuccheri assunti con la dieta. Livelli elevati di zuccheri nel sangue possono danneggiare i vasi sanguigni della retina, struttura deputata all’elaborazione delle immagini. La progressiva compromissione del lume dei capillari ed il conseguente danno vascolare portano ad una diffusione di fluidi contenuti all’interno di questi vasi sanguigni e causano un ispessimento progressivo della retina.
Quando questo ispessimento si verifica nella parte retinica centrale, chiamata macula, si può assistere ad un importante abbassamento della vista e si parla di edema maculare. Quando, invece, il danno si verifica nelle restanti parti della retina e si associa ad uno scarso apporto di ossigeno ai tessuti, si assiste alla forma più grave della retinopatia, la forma proliferante che, se non trattata, porta inevitabilmente al sanguinamento all’interno del bulbo oculare e al distacco della retina, con grave perdita visiva.
QUALI SONO I SINTOMI DELLA RETINOPATIA DIABETICA E COME SI PUO’ PREVENIRE?
Le fasi iniziali della retinopatia diabetica sono prive di sintomi e il riscontro di un danno retinico diabetico è spesso del tutto casuale. Il riconoscimento precoce che avviene durante i controlli della vista è tuttavia cruciale per poter instaurare un trattamento utile a rallentare l’evoluzione della malattia e a prevenire così un danno anche importante alla vista.
Il numero di persone potenzialmente a rischio di retinopatia diabetica è altissimo ed è pertanto fondamentale, come indicato dalle linee guida dell’Accademia Americana di Oftalmologia, un controllo della vista annuale per tutti i pazienti diabetici che ancora non hanno riscontrato questa patologia della vista.
L’oculista gioca un ruolo fondamentale insieme al medico di famiglia e all’endocrinologo nella gestione e prevenzione delle complicanze oculari e non, legate al diabete. Attraverso un accurato esame della vista valutiamo lo stato di salute dei vasi retinici e dell’occhio, ma in maniera indiretta anche quelli di altri distretti corporei come cervello, rene e cuore che sono danneggiati in maniera molto simile.
In tutti i pazienti affetti da diabete e ancor più nei pazienti con iniziali segni di retinopatia diabetica è di fondamentale importanza mantenere uno stretto controllo della pressione sanguigna (dovrebbe rimanere sempre sotto i valori 130/80), della glicemia (attraverso una dieta corretta e una terapia medica) e dei livelli di colesterolo.
E’ inoltre importante smettere di fumare, limitare l’assunzione di alcolici, svolgere moderata attività fisica e perdere peso per limitare i danni microvascolari legati al diabete.
In generale, occorre fare attenzione a questi aspetti:
- Effettuare regolari controlli annuali di screening se si soffre di diabete (anche se non si hanno problemi di vista) al fine di riconoscere precocemente la malattia e instaurare appropriati stili di vita e terapie volte a rallentarne la progressione;
- L’importanza della valutazione periodica della progressione della retinopatia nei pazienti con iniziali segni di malattia, per intervenire precocemente con terapie appropriate e mirate al fine di limitare così il possibile danno alla vista;
- La possibilità di riabilitazione visiva dei pazienti con stadi più avanzati della malattia.